Il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi indagato per il caso Tpl. La difesa del Presidente: “Accuse infamanti”.
il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è indagato per il caso Tpl, la gara regionale per il Trasporto Pubblico Locale.
Caso Tpl, indagato il governatore della Toscana Enrico Rossi
Si tratta del bando da 4 miliardi per undici anni. La notizia dell’iscrizione di Rossi nel registro degli indagati è stata anticipata da diversi quotidiani locali. Poi è arrivata la conferma da parte dello stesso Presidente della Regione Toscana che ha commentato la notizia con un post condiviso sulla propria pagina Facebook.
Rossi, “Accuse infamanti e ridicole”
“A volte, ricevere un avviso di garanzia è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti“, scrive Rossi sulla propria pagina Facebook.
“Mi era già accaduto per la realizzazione dei quattro nuovi e moderni ospedali di Massa, Lucca Pistoia e Prato, che hanno contribuito in modo detetrfmibante a gestire bene in Toscana la lotta contro il Coronavirus.
Ora è capitato nuovamente a causa di un esposto fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara regionale per il trasporto pubblico locale su gomma.
Questa associazione di imprese non solo ha strumentalmente usato la giustizia amministrativa perdendo regolarmente tutti i ricorsi, facendo così ritardare il contratto con l’impresa vincente e quindi la partenza del servizio ma, come ultimo colpo di coda per bloccare le regolari procedure, ha fatto anche un esposto alla procura mettendo sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilità”.
“Le accuse sono infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni”, prosegue Rossi.
Di seguito il post condiviso da Rossi sulla propria pagina Facebook.